La Honda inizia la produzione di motociclette

Il Giappone che risorge dalle privazioni della Seconda Guerra Mondiale guarda al futuro anche attraverso queste volenterose, ingegnose realtà imprenditoriali. La Honda Motor Co. inizia oggi la sua attività nella produzione di motociclette, servendosi di tanta intraprendenza e di intelligenza mista a quella che in Italia chiameremmo arte di arrangiarsi. Tutto nasce dall’intuito del geniale fondatore dell’azienda, Soichiro Honda. Gli chiediamo di parlarci della nuova attività. Innanzitutto, da dove nasce la sua passione per i motori? “Sono sempre stato appassionato di auto. Ho iniziato lavorando nell’officina di mio padre, meccanico di biciclette. Nel 1937 ho iniziato in proprio l’attività di produttore di pistoni fondando la Tokai Seiki, con la quale ottenni un contratto di fornitore per la Toyota.” Poi sono soffiati i venti di guerra. “La Tokai Seiki venne messa sotto il controllo del Ministero del Commercio e dell’Industria, e la Toyota assorbì il 40% dell’azienda. Poi i bombardamenti sul Giappone falcidiarono i nostri impianti. Io cercai di salvare il salvabile vendendo quel che restava alla Toyota dopo la guerra e fondando il mio istituto di ricerca.” Da qui la svolta, con il lavoro di 12 persone e in pochi metri quadrati di spazio. Su quale idea si basa la vostra produzione? “Ho notato che nel mio paese, dopo la guerra, c’è un grande bisogno di avviare una nuova motorizzazione, ma la gente ha poco denaro da spendere e la benzina scarseggia. Noi risolviamo il problema montando un motore di piccola cilindrata su un telaio di bicicletta. Ecco il mezzo di trasporto ideale!” Con una guida tanto brillante, prevediamo un luminoso avvenire per la Honda.

24 settembre 1948