I molti video rubati, girati all’interno dei manicomi, hanno da tempo aperto un dibattito sulle condizioni di vita del malato in queste istituzioni e sulle problematiche della cosiddetta assistenza psichiatrica. Anche nel nostro forum si è accesa la discussione, in special modo dopo la recente approvazione della Legge Basaglia. Messaggi come “Dignità, non punizione. La malattia non è una pena da scontare col carcere duro” si sommano ai dubbi di familiari che temono un abbandono da parte dello stato. La realtà dei fatti è più complessa e, teoricamente, meno drammatica. Il promotore della legge, lo psichiatra Franco Basaglia, è mosso dall’intento di riformare l’assistenza psichiatrica disegnando orizzonti che vadano oltre le logiche “manicomiali”. L’ispirazione è il pensiero dello psichiatra statunitense Tomas Szasz, secondo il quale la “malattia mentale” propriamente detta è un’invenzione della psichiatria. La gestione delle strutture dovrebbe venir resa, parole non testuali ma intento percepibile, più umana. Rapporto diretto e di aperta comunicazione non il personale addetto alle cure, tutela della qualità della vita degli assistiti che dovranno essere curati anche da strutture territoriali. Non si può ancora parlare di una abolizione dei manicomi (attualmente ne è presente uno pubblico nel 55% delle nostre province) ma l’obiettivo ne è il graduale superamento. Chiunque volesse confrontarsi sull’argomento avrà da noi porte aperte, nei limiti di una discussione civile e corretta.
(13 maggio 1978)
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