Non è il frutto della fatica di un unico uomo, è vero, ma semmai della collaborazione e condivisione del sapere tra volenterose organizzazioni. Resta il fatto che gli esecutori materiali di questo prodigio medico siano essenzialmente due: il dottor Denton Cooley, cardiochirurgo americano di Houston, e il suo collaboratore dottor Domingo Liotta. Per la prima volta viene impiantato in un essere umano, nella fattispecie il quarantasettenne Heskell Karp, un cuore artificiale. Karp è purtroppo in condizioni disperate, e l’operazione è solo una fievole speranza di potergli salvare la vita, ma ciò nulla toglie all’importanza storica del risultato. Dobbiamo inoltre considerare che il paziente è ancora in attesa di un donatore, il che ci consente un più ampio punto di vista sulla situazione. Cooley ha espresso chiaramente i suoi propositi: “Stiamo mirando ad un dispositivo impiantabile che abbia la capacità di pompare sei litri di sangue al minuto. Niente di troppo sofisticato. Quello che vogliamo è qualcosa che riesca a tenere in vita un paziente fino alla disponibilità di un cuore per il trapianto”. Se avete notizie che possano permettere di risolvere al meglio la situazione di Heskell, non esitate a scriverci. Ogni aiuto è benvenuto per portare a buon fine questo miracolo.
(04 aprile 1969)
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