Si fanno chiamare “sansepolcristi”, dalla milanese piazza San Sepolcro in cui sono stati fondati. I loro colori: quelli di Roma, il rosso e il giallo, ma alcuni vestono in nero con soltanto una fascia rossa sul braccio. I loro simboli derivano dal Regio Esercito, dagli Arditi: teschio, pugnale, gagliardetto. Il loro programma politico, da quel che è finora trapelato, è di rottura e al tempo stesso sfrontato, quasi provocatorio. Lo esprimono in concreto le parole del suo fondatore, l’ex socialista Benito Mussolini “far fronte contro due pericoli: quello misoneista di destra e quello distruttivo di sinistra”. Una terza via, dunque, non sappiamo fino a che punto applicabile tramite la violenza. L’unico aspetto chiaro è volontà di riunire gli italiani in una comune lotta contro il bolscevismo, uno spettro da cui diversi nostri lettori (diversi i messaggi di sostegno) si sentono più o meno direttamente minacciati. Da notare, ad ogni modo, la presenza di ex militanti di sinistra tra i componenti (socialisti, sindacalisti rivoluzionari…). Davvero tutto ciò influenzerà in modo sensibile la scena politica italiana nei prossimi anni? Mussolini dichiara la presenza di non oltre cinquanta presenti alla fondazione, ma non è da escludersi un allargamento delle file del movimento già nei prossimi mesi. Intanto gira voce che il primo obiettivo concreto sia quello di presentarsi alle elezioni politiche nel collegio di Milano.
(23 marzo 1919)
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