Questo 14 marzo 1912 passerà sicuramente alla storia. Mentre Vittorio Emanuele III re d'Italia si stava recando al Pantheon per la messa in suffragio di Umberto I, il muratore romano Antonio D'Alba, anarchico, ha sparato due colpi di pistola contro di lui, mancandolo. L'attentato, per fortuna senza vittime, ha causato il ferimento di un corazziere e di un cavallo della scorta. L'attentatore è stato arrestato. Poche ore dopo il fallito attentato, Vittorio Emanuele III ha ricevuto la visita dei socialisti riformisti Ivanoe Bonomi, Leonida Bissolati e Angiolo Cabrini, che si sono felicitati con il Re.
Questo 14 marzo 1912 passerà sicuramente alla storia. Mentre Vittorio Emanuele III re d'Italia si stava recando al Pantheon per la messa in suffragio di Umberto I, il muratore romano Antonio D'Alba, anarchico, ha sparato due colpi di pistola contro di lui, mancandolo. L'attentato, per fortuna senza vittime, ha causato il ferimento di un corazziere e di un cavallo della scorta. L'attentatore è stato arrestato. Poche ore dopo il fallito attentato, Vittorio Emanuele III ha ricevuto la visita dei socialisti riformisti Ivanoe Bonomi, Leonida Bissolati e Angiolo Cabrini, che si sono felicitati con il Re.
